Reed è probabilmente il più fantasioso e sfrenato romanziere americano dei nostri anni, il creatore di universi tratti dai media, ma rielaborati in modo non conciliante, esplosivo, esilarante.
Originario del Tennessee, cresciuto a Buffalo e residente a Oakland, California, da quasi cinquant’anni Ishmael Reed è una delle più rilevanti e controverse figure del panorama culturale statunitense. Ha infatti pubblicato il suo primo romanzo (The Freelance Pallbearers) nel 1967, quando era membro dell’Umbra Writers Workshop, un collettivo di giovani scrittori afroamericani che ha contribuito alla fondazione del Black Arts Movement.
Poeta e performer, saggista, editore, animatore culturale e autore del famoso Mumbo Jumbo, a parere di Max Roach egli sarebbe in ambito letterario ciò che Charlie Parker è stato nel campo jazzistico. La sua estetica “Neo-HooDoo” rilegge criticamente le dinamiche che hanno determinato la cosiddetta Black Aesthetic, sfidando i tradizionali canoni di giudizio e rimescolando le carte del pantheon afroamericano in senso multietnico.
Il grande incantatore intende colmare un vuoto nel panorama editoriale italiano, offrendo un ritratto di Ishmael Reed in occasione del conferimento del Premio internazionale Alberto Dubito di poesia con musica. La prima parte del volume raccoglie saggi che analizzano la figura e l’opera dell’autore da differenti angolature critiche; la seconda propone una scelta antologica, con testo italiano a fronte, che offre uno spaccato dell’intera produzione poetica. In segno di omaggio e riconoscimento i testi dell’antologia sono tradotti da poeti e autori italiani.
Ishmael Reed ha pubblicato nove romanzi, cinque raccolte di poesie e quattro di saggi, ha collaborato con nume-rosi musicisti e scritto testi per il teatro e la televisione. Docente a Berkeley, nominato per un Pulitzer e vincitore di diversi premi letterari (tra cui il MacArthur Fellowship e il L.A. Times Robert Kirsch Lifetime Achievement Award), è stato finalista del National Book Award sia per la prosa sia per la poesia.