Premio Dubito International alla carriera
Venerdì 20 maggio 2016 ore 17.30
@ Palazzo Rinaldi - Sala Verde • Venezia
Consegna del Premio Dubito International alla carriera a Ishmael Reed
Presentazione del volume Il grande incantatore (Agenzia X)
Saluti dell’Università Ca’ Foscari – Prof. Alessandro Scarsella
Saluti dell’Associazione Premio Dubito – Prof. Paolo Feltrin
Introduzione di Lello Voce
Giorgio Rimondi – Ishmael Reed, il grande incantatore
Saluti e prolusione di Ishamael Reed
Non ho scoperto Dante a scuola. Mi ci sono imbattuto lavorando in biblioteca. Ero un teenager e ricordo la lettura dell’Inferno. Presi dalla biblioteca una registrazione con voce narrante di John Ciardi e con quella seguii il testo illustrato. Ascoltai la registrazione nella mia stanza in soffitta tante di quelle volte che i miei pensavano fossi diventato matto.
Se la letteratura inglese che avevo letto parlava dei potenti, o di coloro che erano divenuti tali (anche se la società inglese era costruita su classi sociali rigide), Dante Alighieri mi ha insegnato che era possibile mettere i potenti all’inferno. Papi. Imperatori. Re. Persino i tuoi nemici politici e personali. Da allora, questa è stata una caratteristica della mia scrittura. O fare il diavolo a quattro con i potenti o mandarli all’inferno. Si può dire che i miei scritti sono nati per creare l’inferno.
Dal testo di Ishmael Reed scritto appositamente per Il grande incantatore (a cura di Giorgio Romondi, in uscita per Agenzia X a ottobre 2016)
@ Palazzo Rinaldi - Sala Verde • Venezia
Consegna del Premio Dubito International alla carriera a Ishmael Reed
Presentazione del volume Il grande incantatore (Agenzia X)
Saluti dell’Università Ca’ Foscari – Prof. Alessandro Scarsella
Saluti dell’Associazione Premio Dubito – Prof. Paolo Feltrin
Introduzione di Lello Voce
Giorgio Rimondi – Ishmael Reed, il grande incantatore
Saluti e prolusione di Ishamael Reed
Non ho scoperto Dante a scuola. Mi ci sono imbattuto lavorando in biblioteca. Ero un teenager e ricordo la lettura dell’Inferno. Presi dalla biblioteca una registrazione con voce narrante di John Ciardi e con quella seguii il testo illustrato. Ascoltai la registrazione nella mia stanza in soffitta tante di quelle volte che i miei pensavano fossi diventato matto.
Se la letteratura inglese che avevo letto parlava dei potenti, o di coloro che erano divenuti tali (anche se la società inglese era costruita su classi sociali rigide), Dante Alighieri mi ha insegnato che era possibile mettere i potenti all’inferno. Papi. Imperatori. Re. Persino i tuoi nemici politici e personali. Da allora, questa è stata una caratteristica della mia scrittura. O fare il diavolo a quattro con i potenti o mandarli all’inferno. Si può dire che i miei scritti sono nati per creare l’inferno.
Dal testo di Ishmael Reed scritto appositamente per Il grande incantatore (a cura di Giorgio Romondi, in uscita per Agenzia X a ottobre 2016)