Serata Ishmael Reed a Ca’ Foscari
Giovedì 19 maggio 2016 ore 18.30
@ Cortile di Ca’ Foscari • Venezia
SERATA ISHMAEL REED
Premio Dubito International alla carriera
I giovani poeti italiani del Premio Dubito leggono e reinterpretano Ishmael Reed
Letture e performance di: Andrea Scarabelli • Alessandro Burbank • Julian Zhara • Eell Shous • Cesare Voltus • Tempi diVersi • Tennessee Reed
Reading di Ishmael Reed
A seguire djset Disturbati dalla Cuiete by Davide Sospè Tantulli
Letture di testi di Alberto Dubito a cura di Marco Philopat e Lello Voce
Non ho scoperto Dante a scuola. Mi ci sono imbattuto lavorando in biblioteca. Ero un teenager e ricordo la lettura dell’Inferno. Presi dalla biblioteca una registrazione con voce narrante di John Ciardi e con quella seguii il testo illustrato. Ascoltai la registrazione nella mia stanza in soffitta tante di quelle volte che i miei pensavano fossi diventato matto.
Se la letteratura inglese che avevo letto parlava dei potenti, o di coloro che erano divenuti tali (anche se la società inglese era costruita su classi sociali rigide), Dante Alighieri mi ha insegnato che era possibile mettere i potenti all’inferno. Papi. Imperatori. Re. Persino i tuoi nemici politici e personali. Da allora, questa è stata una caratteristica della mia scrittura. O fare il diavolo a quattro con i potenti o mandarli all’inferno. Si può dire che i miei scritti sono nati per creare l’inferno.
Dal testo di Ishmael Reed scritto appositamente per Il grande incantatore (a cura di Giorgio Romondi, in uscita per Agenzia X a ottobre 2016)
@ Cortile di Ca’ Foscari • Venezia
SERATA ISHMAEL REED
Premio Dubito International alla carriera
I giovani poeti italiani del Premio Dubito leggono e reinterpretano Ishmael Reed
Letture e performance di: Andrea Scarabelli • Alessandro Burbank • Julian Zhara • Eell Shous • Cesare Voltus • Tempi diVersi • Tennessee Reed
Reading di Ishmael Reed
A seguire djset Disturbati dalla Cuiete by Davide Sospè Tantulli
Letture di testi di Alberto Dubito a cura di Marco Philopat e Lello Voce
Non ho scoperto Dante a scuola. Mi ci sono imbattuto lavorando in biblioteca. Ero un teenager e ricordo la lettura dell’Inferno. Presi dalla biblioteca una registrazione con voce narrante di John Ciardi e con quella seguii il testo illustrato. Ascoltai la registrazione nella mia stanza in soffitta tante di quelle volte che i miei pensavano fossi diventato matto.
Se la letteratura inglese che avevo letto parlava dei potenti, o di coloro che erano divenuti tali (anche se la società inglese era costruita su classi sociali rigide), Dante Alighieri mi ha insegnato che era possibile mettere i potenti all’inferno. Papi. Imperatori. Re. Persino i tuoi nemici politici e personali. Da allora, questa è stata una caratteristica della mia scrittura. O fare il diavolo a quattro con i potenti o mandarli all’inferno. Si può dire che i miei scritti sono nati per creare l’inferno.
Dal testo di Ishmael Reed scritto appositamente per Il grande incantatore (a cura di Giorgio Romondi, in uscita per Agenzia X a ottobre 2016)