I guerriglieri di questo inizio di secolo sono i cineasti che hanno scelto di mettere a repentaglio la carriera e le sicurezze di una vita. Quelli che grazie al digitale hanno restituito al tempo il suo incedere, capaci di elaborare una pratica cinematografica che non smette mai d’interrogarsi sulla fondatezza di ogni scelta, persino la più basilare. Grazie alle loro visioni primigenie abbiamo cominciato a guardare il mondo in maniera diversa; abbiamo imparato a mettere in discussione gli strumenti d’analisi così come loro non si sono adagiati sulle regole imposte dalle convenzioni dello storytelling e dai dogmi della produzione. Gli incontri con i protagonisti di questa rivoluzione hanno costituito irrinunciabili momenti dialettici di uno scambio che ha sorretto, e sorregge tuttora, l’impianto su cui si fonda il nostro lavoro critico.
Il secondo volume della collana “Filmidee” è dedicato a questi impavidi registi: da Albert Serra e Miguel Gomes, le cui opere hanno rivelato con inedita potenza forme nuove e imprevedibili di messa in scena, ai più giovani Virgil Vernier, Matías Piñeiro, Alessandro Comodin e Eduardo Williams. Infine a due astri dalla scia luminosa e infuocata: Terrence Malick e Lav Diaz, lontani geograficamente ma così simili nella determinazione con cui hanno oltrepassato una soglia al di là della quale non si guarda più indietro.
Collana Filmidee
Domenica 28 febbraio 2016 @ Fermo Immagine • Milano