Era il 24 dicembre. Ormai tutti sapevano del massacro di Sidi Bouzid, la curva degli ultras non poteva più stare ferma, c’era voglia di reagire!
Rivoluzione del gelsomino, democratica e dei social network. Migliaia di parvenu mediatici hanno migrato come branchi di sardine da una parte all’altra del mondo arabo, inventandosi titoli e definizioni. In pochi sono riusciti ad analizzare in profondità la scintilla che ha generato il più vasto incendio degli ultimi cinquant’anni.
Fulvio Massarelli conosce, fin da quando studiava all’università di Tunisi, la realtà di quei pochi oppositori che da tempo lottavano contro il regime di Ben Ali. Le testimonianze presentate in questo volume sono state raccolte nei sit-in di massa e durante le cariche della celere, le pallottole e i gas lacrimogeni. Sono pensieri e ragionamenti che esprimono l’urgenza e la tenacia di una piazza che è riuscita a far cadere la dittatura e due governi di transizione. Parole che racchiudono in sé la collera di migliaia di manifestanti, la felicità della liberazione e le tragedie delle numerose vittime. Voci, tradotte direttamente dall’arabo, di militanti, studenti, blogger, giornalisti, ultras, rapper, disoccupati, ex clandestini in Italia, professoresse d’arte e poeti. Racconti orali di una drammatica lotta per la dignità e la giustizia sociale, che compongono una narrazione polifonica sulle origini e le prospettive della rivolta.