C’è come una mosca che ronza su tutte le vecchie parole non siamo forse sempre stati qui per fare in modo che si faccia un metro quadro di silenzio? Gabriele Stera
Con la poesia non si fanno rivoluzioni. Ma quando le parole e i media a disposizione sono così vecchi da impedire di sognare, quando si sopravvive senza contare nulla, si viene zittiti e messi da parte per ogni cosa che si dice, i versi diventano una necessità di vita per tanti.
Oggi in Italia ci sono oltre 250 poetry slam e migliaia di altri incontri pubblici in bar, taverne, centri sociali, biblioteche e nelle piazze delle città. La poesia non è mai stata così vitale e Agenzia X registra ogni anno questo sviluppo con una pubblicazione, una dispensa che offre strumenti di lettura storici e di critica sociale per decodificare il presente e introdurre all’azione. In Rivoluziono con la testa vi proponiamo un semisconosciuto testo autobiografico di Amiri Baraka, un breve saggio sulla musica rap scritto dalla docente di cultura afroamericana Tricia Rose, interventi di Gabriele Frasca, del musicista Roberto Paci Dalò e del duo di poesia ironica Acidents Polipoètics, ospiti della serata finale del Premio Dubito. A concludere tre voci, raccolte dal collettivo milanese Tempi diVersi, dal convegno nazionale sul poetry slam che si è svolto il 25 e 26 febbraio 2017 a La Spezia.
All’interno i testi dei quattro vincitori del Premio Dubito 2016: Gabriele Stera (Trieste-Parigi), Cristiano Mattei & Antonello Mediterraneo (Sassari), LeParole (Torino-Bologna), Eugenia Galli & Luca Pasini (Rimini)
Il Premio Dubito è un concorso dedicato ai poeti con musica d’eta inferiore ai 35 anni (www.premiodubito.com).