Pensavo che la battaglia fosse persa. Ma subito dopo arrivò la gente da Shubra e da altri slum del Cairo. A quel punto le cose diventarono davvero violente. Alle cinque, la polizia perse del tutto il controllo...
Mohamed Hossny, a proposito del 28 gennaio 2011 in piazza Tahrir
Un libro da battaglia, curato da un giovane autore allo sbaraglio tra i clangori del conflitto sociale in Egitto.
Narrazioni orali che esprimono l’urgenza di elaborare un epocale passaggio storico. Testimonianze lontane dai riflettori degli inviati internazionali, analisi che illustrano il punto di vista degli esponenti più irrequieti dei due principali tronconi dell’alleanza rivoluzionaria: i gruppi giovanili urbani e il movimento operaio. Il volume comprende alcuni documenti che descrivono gli altri due grandi attori in gioco: il consiglio militare (Scaf) e gli islamisti.
Uno degli scopi di In ogni strada è quello di aumentare le possibilità di contatto tra le aree dei movimenti nostrani e quelli nordafricani, un processo in qualche modo già in corso: gli Indignados di Madrid e l’Occupy di New York e Londra hanno rinominato “Piazza Tahrir” Puerta del Sol, Zuccotti Park e lo spiazzo della cattedrale di St. Paul’s, i rivoluzionari egiziani indossano maschere di Guy Fawkes mentre i proiettili della polizia militare sgomberano l’Occupy Cabinet.
Il lavoro di selezione e traduzione dall’arabo è stato realizzato in stretta collaborazione con Mohamed Hossny, guida del curatore durante il suo soggiorno al Cairo nell’estate 2011, e costante fonte di informazioni e analisi politiche.