Perché abitare i margini e attaccare il centro si può fare in un solo modo: insieme!
Sul movimento lgbtqia+ sono usciti molti libri, ma in pochx hanno provato a immergersi davvero nel sottosuolo di chi tenta di alzare la testa e organizzare la ribellione al patriarcato.
Con Killing me softly siamo proprio nel mezzo del maremoto dell’attitudine controculturale, travoltx da un furore creativo e piratesco che in questi ultimi anni si è espresso in mille forme nelle piazze del mondo, ma che raramente è stato raccontato sulle pagine dal respiro lungo di un romanzo. Ambientato nell’ombra della periferia est di Roma nel folto muschio di frocie e pervertitx, l’opera di esordio di nitx narra la storia di Acab, un ragazzo transgender che con la sua compagna Ishtar sogna una famiglia. A caccia di sperma intrecciano il loro destino con Mr Pink e Biglia, una coppia gay dalla sessualità eccentrica e fuori dagli schemi. Ma costruire relazioni significative oltre la legge del padre e solo su basi d’amore non è un affare facile.
Lxx protagonistx di questo romanzo lottano contro i fascisti e si confrontano con il sessismo e la transfobia della società italiana, ancora incapace di accogliere le diversità pluriformi che ormai la travolgono.
Sullo sfondo le vicissitudini politiche, erotiche, familiari e magiche di una rete di artistx e attivistx queer e trans in una città tutta stelle brillarelle e buche infide.
Collana degenerante