Queste storie abbandonate come i cantieri ai bordi dei quartieri, siamo cresciuti in disordine come queste periferie torbide di cui azzardo una parafrasi.
Erravamo giovani stranieri è un piccolo caso editoriale, un long seller underground che ha fatto conoscere a migliaia di giovani il cantore di una generazione precaria, cresciuta a cavallo tra due millenni. Questa nuova edizione integrale presenta tutte le poesie e prose di Alberto Dubito, giovane artista che ci ha lasciato troppo presto, nel 2012. Alberto era dotato di un talento profondo e precoce che gli ha consentito di lasciare una mole impressionante di scritti in pochi anni. Ne emerge un quadro dell’Italia contemporanea cupo, a tratti disperato, eppure tagliente e acuto, attraversato da spiazzanti lampi d’ironia, grazie a un’irriverente abilità nel giocare con le parole.
In queste pagine la ribellione esistenziale e politica si alterna, spesso in modi imprevisti, all’introspezione e all’empatia. I suoi personaggi erranti popolano un immaginario che sovrappone periferie dell’animo e realismo sociale, dipingendo affreschi visionari dai molteplici piani di lettura. Lo stile espressivo contamina suoni, immagini e parole; la scrittura è fortemente influenzata dal rap. Il raddoppio delle sillabe sul verso, le sovrapposizioni continue su ritmo veloce trasmettono al lettore una vera e propria colonna sonora testuale, che non ha nulla da invidiare alla forza evocativa della musica.
In appendice troverete anche un apparato fotografico e tutti i testi dei Disturbati dalla CUiete e del collettivo Disturbat! Altr!.
Contributi di Marco Philopat, Andrea Scarabelli, Lello Voce e Tempi diVersi
NUOVA EDIZIONE INTEGRALE