Il cinema palestinese ci invita a riflettere sulle responsabilità e sul peso della nostra impotenza.
Un viaggio nelle produzioni cinematografiche sulla Palestina, dagli anni cinquanta a oggi. Un percorso che apre a un dialogo su memorie, immaginari e sulla martoriata storia di un territorio e della sua popolazione. Un movimento continuo tra esperienze individuali e collettive, dinamiche culturali e sociali.
I film palestinesi sono interconnessi al contesto storico e politico nel quale si sviluppano e hanno da sempre rappresentato le forme di resistenza alla cancellazione di memorie e di pratiche di una popolazione resa forzatamente diasporica. In questi drammatici mesi è ancora più importante cercare di capire quale ruolo potrebbe avere il cinema nel trasmettere i valori di tale resistenza.
Prefazione di Saverio Costanzo
Illustrazione copertina di Elena Prandini