Siamo i figli del caos e della catastrofe. Eppure bisogna continuare ad agire, senza tregua sperimentare, sbagliare, ripensarci, ritessere ancora, mandar giù nella memoria l’euforia collettiva delle cose riuscite, e cercare di espungere odi e rancori in vista della causa comune più alta.
La crisi economica sta ridisegnando gli scenari. Siamo all’alba di un periodo di grande conflittualità sociale e mentre politici e banchieri brancolano nel buio tentando di restare in sella, nuove radicalità emergono in tutte le periferie del pianeta.
Attraverso tesi provocatorie e futuribili, Anarchy in the EU studia il movimento anticapitalista mappando i tre colori che tingono i vessilli dei giovani ribelli europei. Il pink shocking di queer e neofemministe e delle pratiche nonviolente di sambe e clown. Il nero black dell’anarchia che combatte lo stato di polizia e la proprietà privata accomunando hacker, black bloc e no border. L’attivismo green di Critical Mass, Klimax e Climate Camp che si contrappone all’ecocidio del mercato globale.
Il libro si conclude con un’originale teoria della Grande Recessione basata su un modello storico che ripercorre le grandi crisi del ’900.
Direttamente dalla frenetica tastiera dell’ideatore dell’EuroMayDay, un testo vivace arricchito di schemi illustrativi, manifesti e testimonianze delle proteste che hanno agitato l’Europa in questi anni.
Foto di copertina Zoe Romano