almagulp.it, 3 aprile 2025 Il libro del Server Donne
Dalla casa editrice Agenzia X, un libro che rompe il silenzio sulla scomparsa del Server Donne. Il libro ricostruisce la storia del Server Donne attraverso un meticoloso lavoro di archeologia digitale. Un invito a immaginare mondi in cui stare in amicizia con le macchine per poter abitare insieme la complessità del mondo.
Il libro ripercorre la storia di un’infrastruttura unica, alternativa al capitalismo delle piattaforme, che ha osato “genderizzare le tecnologie della comunicazione e dell’informazione”. Prima che esistessero i “recinti dei social” che ci chiudono nelle piattaforme e l’avvento della “ragione algoritmica” delle AI che ambisce a dire “il vero”, un gruppo di tecnologhe femministe aveva costruito macchine femministe quando nessuno credeva fosse possibile. Il motore di ricerca Cercatrice di rete sfidava Google non per competere, ma per liberare e il Server Donne creava uno spazio digitale “privo di censure e gerarchie” dove la password non era una barriera, ma un invito alla condivisione e alla sovversione delle logiche proprietarie.
Il sottotitolo Leccami la password diventa emblema della loro opposizione all’idea che la tecnologia è neutrale, ma soltanto una nuova maschera del patriarcato. Il Server Donne non è semplicemente scomparso: è stato cancellato in nome di logiche di potere incapaci di apprezzarne il valore. Il sottotitolo Leccami la password racchiude l’essenza di una battaglia di resistenza: ciò che doveva essere uno strumento di accesso condiviso è diventato simbolo di un’esclusione forzata.
Quando hanno chiesto le password al gruppo di tecnologhe che aveva mantenuto in vita per oltre vent’anni il Server Donne, non chiedevano semplici credenziali, ma la sottomissione a un sistema che non comprendeva la passione politica e il valore del lavoro svolto. La password, da strumento tecnico, si è trasformata in metafora politica di “resa” incondizionata. Un tentativo di recuperare la memoria di un’infrastruttura digitale che forniva un concreto supporto per l’auto-organizzazione femminista e queer italiana.
Questo libro è un atto di riparazione, un tentativo di recuperare non solo la memoria di un’infrastruttura digitale che forniva un concreto supporto per l’auto-organizzazione femminista e queer italiana, ma di una visione del mondo dove si può stare in “amicizia politica e affettiva con le macchine informatiche”. Il libro è anche una narrazione di come si può ricostruire la memoria di comunità politiche non più attive, attraverso raffinate tecnologie di recupero delle fonti perdute. È un “atto di resistenza” contro la smemorizzazione compiuta dallo strapotere dei giganti tecnologici. Fare archeologia digitale significa recuperare non solo dati, ma un modello alternativo di abitare la rete nell’era della sorveglianza capitalista che appare più necessario che mai. Il libro non è un’operazione nostalgica, ma un tentativo di riattivare possibilità interrotte, un manuale di istruzioni per chi ancora crede che un’altra tecnologia, deliberatamente femminista, queer e decoloniale, sia possibile.
Il libro è ordinabile presso la casa editrice Agenzia X un laboratorio editoriale che pubblica libri al confine tra narrativa e saggistica. È acquistabile anche in formato epub e presso qualsiasi libreria.
Il libro ripercorre la storia di un’infrastruttura unica, alternativa al capitalismo delle piattaforme, che ha osato “genderizzare le tecnologie della comunicazione e dell’informazione”. Prima che esistessero i “recinti dei social” che ci chiudono nelle piattaforme e l’avvento della “ragione algoritmica” delle AI che ambisce a dire “il vero”, un gruppo di tecnologhe femministe aveva costruito macchine femministe quando nessuno credeva fosse possibile. Il motore di ricerca Cercatrice di rete sfidava Google non per competere, ma per liberare e il Server Donne creava uno spazio digitale “privo di censure e gerarchie” dove la password non era una barriera, ma un invito alla condivisione e alla sovversione delle logiche proprietarie.
Il sottotitolo Leccami la password diventa emblema della loro opposizione all’idea che la tecnologia è neutrale, ma soltanto una nuova maschera del patriarcato. Il Server Donne non è semplicemente scomparso: è stato cancellato in nome di logiche di potere incapaci di apprezzarne il valore. Il sottotitolo Leccami la password racchiude l’essenza di una battaglia di resistenza: ciò che doveva essere uno strumento di accesso condiviso è diventato simbolo di un’esclusione forzata.
Quando hanno chiesto le password al gruppo di tecnologhe che aveva mantenuto in vita per oltre vent’anni il Server Donne, non chiedevano semplici credenziali, ma la sottomissione a un sistema che non comprendeva la passione politica e il valore del lavoro svolto. La password, da strumento tecnico, si è trasformata in metafora politica di “resa” incondizionata. Un tentativo di recuperare la memoria di un’infrastruttura digitale che forniva un concreto supporto per l’auto-organizzazione femminista e queer italiana.
Questo libro è un atto di riparazione, un tentativo di recuperare non solo la memoria di un’infrastruttura digitale che forniva un concreto supporto per l’auto-organizzazione femminista e queer italiana, ma di una visione del mondo dove si può stare in “amicizia politica e affettiva con le macchine informatiche”. Il libro è anche una narrazione di come si può ricostruire la memoria di comunità politiche non più attive, attraverso raffinate tecnologie di recupero delle fonti perdute. È un “atto di resistenza” contro la smemorizzazione compiuta dallo strapotere dei giganti tecnologici. Fare archeologia digitale significa recuperare non solo dati, ma un modello alternativo di abitare la rete nell’era della sorveglianza capitalista che appare più necessario che mai. Il libro non è un’operazione nostalgica, ma un tentativo di riattivare possibilità interrotte, un manuale di istruzioni per chi ancora crede che un’altra tecnologia, deliberatamente femminista, queer e decoloniale, sia possibile.
Il libro è ordinabile presso la casa editrice Agenzia X un laboratorio editoriale che pubblica libri al confine tra narrativa e saggistica. È acquistabile anche in formato epub e presso qualsiasi libreria.