Superfly, n. 14, aprile-maggio 2008Con il sangue agli occhi
Il 21 agosto del 1971, assassinato da una guardia carceraria nel penitenziario di San Quentin, moriva George L. Jackson, militante del Black Panther Party e figura fra le più importanti del movimento per i diritti civili degli afroamericani. Jackson, come Malcolm X, aveva raggiunto la sua maturazione di uomo e attivista politico in carcere, scontando una pena indeterminata (da un anno all'ergastolo) ottenuta appena diciottenne per un furtarello da pochi dollari a una stazione di servizio. Degli undici anni che passerà in cella prima di morire, ben sette saranno d'isolamento, condizione raccontata nel suo libro I fratelli di Soledad, una raccolta di lettere e scritti politici (il gramscismo è voluto...) datati fra il 1964 e il 1970.
L'ultimo anno di vita di George L. Jackson coincide con il culmine della repressione nei confronti del movimento del Black Power da parte del governo americano, repressione che continuerà per i decenni seguenti e si attenuerà solo in tempi recenti, con eventi come la liberazione della nostra Silvia Baraldini e la sospensione della pena di morte per Mumia Abu Jamal. Quest'ultimo anno e il turbinio di avvenimenti che porterà all'uccisione di Jackson sono il tema principale di un secondo libro, Con il sangue agli occhi, pubblicato postumo nel 1972 e contenente le ultime lettere e scritti dell'attivista americano.
Trentasei anni dopo la prima pubblicazione negli Stati Uniti, finalmente quel libro trova la sua prima traduzione italiana, uscita da poco per l'attivissima X Book di Marco Philopat. Con il sangue agli occhi è infatti un volume fondamentale per comprendere quel periodo storico e la lotta del popolo afroamericano al pari del più noto I fratelli di Soledad, di cui è evidentemente un'appendice, e di libri come Soul on Ice di Eldridge Cleaver (ancora inedito da noi, pur essendo del 1968...) o la classica Autobiografia di Malcolm X. In aggiunta a un'ottima traduzione e all'interessante prefazione di Emilio Quadrelli poi, in coda al libro c'è anche un bonus sotto forma di biografia illustrata di George Jackson, con le illustrazioni di Paper Resistance e i testi di U_net.
di David NerattiniL'ultimo anno di vita di George L. Jackson coincide con il culmine della repressione nei confronti del movimento del Black Power da parte del governo americano, repressione che continuerà per i decenni seguenti e si attenuerà solo in tempi recenti, con eventi come la liberazione della nostra Silvia Baraldini e la sospensione della pena di morte per Mumia Abu Jamal. Quest'ultimo anno e il turbinio di avvenimenti che porterà all'uccisione di Jackson sono il tema principale di un secondo libro, Con il sangue agli occhi, pubblicato postumo nel 1972 e contenente le ultime lettere e scritti dell'attivista americano.
Trentasei anni dopo la prima pubblicazione negli Stati Uniti, finalmente quel libro trova la sua prima traduzione italiana, uscita da poco per l'attivissima X Book di Marco Philopat. Con il sangue agli occhi è infatti un volume fondamentale per comprendere quel periodo storico e la lotta del popolo afroamericano al pari del più noto I fratelli di Soledad, di cui è evidentemente un'appendice, e di libri come Soul on Ice di Eldridge Cleaver (ancora inedito da noi, pur essendo del 1968...) o la classica Autobiografia di Malcolm X. In aggiunta a un'ottima traduzione e all'interessante prefazione di Emilio Quadrelli poi, in coda al libro c'è anche un bonus sotto forma di biografia illustrata di George Jackson, con le illustrazioni di Paper Resistance e i testi di U_net.