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CONTENITIVE di Monica Gorza
Venerdì 22 giugno 2012 ore 19.00
@ il Tornio di Agenzia X - via Vannucci 3 - Milano
CONTENITIVE
Mostra personale di Monica Gorza (la signorina)
Ambientazione sonora Stefano Ghittoni
Video Cikita Zeta
la mostra rimarrà aperta da venerdì 22 a venerdì 29 (esclusa la domenica)
Uso le Mutande come supporto espressivo come contenitore di emozioni e suggestioni oltre che di budelli e parti intime. Le mutande che preferisco son quelle CONTENITIVE color carne con supporti elastici e pizzi a buon mercato: PROTEGGONO il mio immaginario erotico lo STRUTTURANO e austeramente lo SOSTENGONO finché debordante sfugge, esponendosi ammiccante tra impunture, merletti e trame doppie.
La Signorina Gorza
“Penelope dei giorni nostri, la Signorina Gorza tesse orditi di mondi colmi di favole e piacevolezze (svariate e avariate).
Attraverso la materia, quella versatile dei tessuti, dei filati, dei ricami e di oggetti retro’ e pop, nasce una scenografia concreta e allo stesso tempo onirica.
Nell’opera della Signorina Gorza troviamo un mondo denso di frivolezza e allo stesso tempo di solennità, di nostalgia e di oblio: quello che vediamo ogni giorno e quello che non vedremo mai. L’ironia sfuma ogni pretesa di austerità e la provocazione va a braccetto con l’igenuità. Le sue opere portano in un ambiente dove non ci sono servilismi estetici ma bellezza folle.”
(Nana Pikkett)
“Le immagini ricamate da La Signorina Gorza sono metafore della figura maschile, moralmente fiacca e debole, ma soprattutto incapace di sostenere l’impredivibilità della natura femminile. I ricami, eseguiti su reggicalze, stringivita e mutande contenitive, sono trappole o inganni visivi, lingerie di travestimento erotico casalingo, teso a catturare perversamente la vittima maschile al fine di dominarla, per condurla nel mondo femminile apparentemente per lei assurdo e caotico. Ogni scena od oggetto rappresentato esprime volontariamente la puerilità e la volubilità del pensiero femminile, quello che maschera e nasconde la propria interiorità, intesa come flusso di coscienza primordiale e inaccessibile.
(Giampietro Guiotto)
Monica Gorza è nata a Milano nel 1968, diplomata in Comunicazioni visive presso l’I.T.S.O.S di Milano e in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.
Si occupa dal 1995 di Teatro di figura e Teatro sensoriale. È scenografa, costumista, attrice, animatrice (di pupazzi, teatro d’ombre e burattini), giardiniera, fattucchiera e ricamatrice mannara.
@ il Tornio di Agenzia X - via Vannucci 3 - Milano
CONTENITIVE
Mostra personale di Monica Gorza (la signorina)
Ambientazione sonora Stefano Ghittoni
Video Cikita Zeta
la mostra rimarrà aperta da venerdì 22 a venerdì 29 (esclusa la domenica)
Uso le Mutande come supporto espressivo come contenitore di emozioni e suggestioni oltre che di budelli e parti intime. Le mutande che preferisco son quelle CONTENITIVE color carne con supporti elastici e pizzi a buon mercato: PROTEGGONO il mio immaginario erotico lo STRUTTURANO e austeramente lo SOSTENGONO finché debordante sfugge, esponendosi ammiccante tra impunture, merletti e trame doppie.
La Signorina Gorza
“Penelope dei giorni nostri, la Signorina Gorza tesse orditi di mondi colmi di favole e piacevolezze (svariate e avariate).
Attraverso la materia, quella versatile dei tessuti, dei filati, dei ricami e di oggetti retro’ e pop, nasce una scenografia concreta e allo stesso tempo onirica.
Nell’opera della Signorina Gorza troviamo un mondo denso di frivolezza e allo stesso tempo di solennità, di nostalgia e di oblio: quello che vediamo ogni giorno e quello che non vedremo mai. L’ironia sfuma ogni pretesa di austerità e la provocazione va a braccetto con l’igenuità. Le sue opere portano in un ambiente dove non ci sono servilismi estetici ma bellezza folle.”
(Nana Pikkett)
“Le immagini ricamate da La Signorina Gorza sono metafore della figura maschile, moralmente fiacca e debole, ma soprattutto incapace di sostenere l’impredivibilità della natura femminile. I ricami, eseguiti su reggicalze, stringivita e mutande contenitive, sono trappole o inganni visivi, lingerie di travestimento erotico casalingo, teso a catturare perversamente la vittima maschile al fine di dominarla, per condurla nel mondo femminile apparentemente per lei assurdo e caotico. Ogni scena od oggetto rappresentato esprime volontariamente la puerilità e la volubilità del pensiero femminile, quello che maschera e nasconde la propria interiorità, intesa come flusso di coscienza primordiale e inaccessibile.
(Giampietro Guiotto)
Monica Gorza è nata a Milano nel 1968, diplomata in Comunicazioni visive presso l’I.T.S.O.S di Milano e in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.
Si occupa dal 1995 di Teatro di figura e Teatro sensoriale. È scenografa, costumista, attrice, animatrice (di pupazzi, teatro d’ombre e burattini), giardiniera, fattucchiera e ricamatrice mannara.