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Suonare il paese prima che cada
Musica dagli anni zero

È la grande forza d’azione dei musicisti, oggi: ci si è accorti che ciò che parte dal basso funziona meglio di quel che viene concesso dall’alto, ed è la gente stessa a richiederlo.
dall’introduzione di Emidio Clementi

Nella musica italiana qualcosa sta cambiando. È emersa una nuova scena, povera di mezzi e ricca di determinazione, refrattaria alle categorie e seguita da un pubblico trasversale. I musicisti che vi partecipano hanno attraversato il decennio senza tirare il fiato: intorno a loro crollavano palazzi e simboli, si aprivano crepacci in cui precipitavano certezze acquisite. Hanno visto sciogliersi lavoro e mercati, innalzarsi la soglia della povertà insieme al riscaldamento globale. Attaccato jack agli amplificatori mentre il cosiddetto primo mondo dichiarava una guerra dopo l’altra, suonato a tutto volume senza riuscire a sovrastare i focolai di risate televisive. Guidato per ore in furgone, attraversando la penisola alla faccia di presunte secessioni. E se anche l’Italia sta per crollare, questi artisti non si sono risparmiati. Non hanno aspettato tempi migliori per evitare di sporcarsi le mani. Non si sono trasferiti all’estero. Hanno continuato, con ogni forza residua, a suonare il paese prima che cada.

Racconti orali Francesco Bianconi (Baustelle), Vasco Brondi (Le luci della centrale elettrica), Pierpaolo Capovilla (Il teatro degli orrori), Max Collini (Offlaga Disco Pax), Dente, Federico Dragogna (Ministri), Enrico Gabrielli (Mariposa, Calibro 35), Meg, Enrico Molteni (Tre allegri ragazzi morti), Massimo Pupillo (Zu), Tying Tiffany.

Appendice storia della discografia indipendente italiana (2000-2010) a cura di Davide Brace.

Illustrazione di copertina Arianna Vairo

pp. 160 • 2011
ISBN
978-88-95029-37-5

Iniziative

Mercoledì 27 novembre 2013 @ Facoltà di lettere, via Zamboni 32 - Bologna
Venerdì 22 novembre 2013 @ Camera del Lavoro - Corso di Porta Vittoria 43 – Milano
Mercoledì 13 novembre 2013 @ Dies fasti - liceo scientifico Calini (Brescia)
Lunedì 23 settembre 2013 @ Biblioteca centrale Srečko Vilhar - Capodistria

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